Nel 1750 la Confraternita di S. Croce di Beinasco incaricò Bernardo Vittone, allievo di Filippo Juvarra, di progettare la nuova chiesa della Confraternita, al posto della chiesa seicentesca che era stata demolita perchè pericolante. I lavori iniziarono immediatamente e la chiesa fu completata già nel 1751. Presenta un unico vano ottagonale inserito in un ellisse, coperto da una volta a sei lunette, con il presbiterio e il coro rettangolari coperti da una volta a botte e una a vela. L'anno successivo fu completato anche il campanile a pianta quadrata, ancora su disegno del Vittone, su cui venne collocato una campana e un orologio. Durante l'Ottocento furono eseguiti numerosi interventi di restauro. Successivamente la chiesa subì un certo abbandono tanto che negli anni '70 si propose di demolirla, ma nel 1998 il Comune avviò i lavori di restauro generale. Con tale intervento l'amministrazione comunale ha mirato a poter usufruire dell'edificio come sede di molteplici attività: riunioni del consiglio comunale, concerti, conferenze, incontri e dibattiti, in modo tale da farne il centro non solo visivo e formale ma anche culturale e sociale della vita di Beinasco.