Descrizione
Con l’articolo 82 del decreto legge n. 34 del 19 maggio 2020 ( cosiddetto Decreto Rilancio) il Governo ha approvato il Reddito di Emergenza.
Si tratta di un sussidio in denaro – riconosciuto a partire dal mese di maggio 2020 per due mensilità, come strumento di sostegno al reddito – per le famiglie in situazioni di difficoltà economica dovute all’emergenza sanitaria da Coronavirus ma che non hanno potuto fruire degli altri ammortizzatori sociali e bonus previsti dal Cura Italia, rimanendo fuori dalle diverse indennità Covid.
Importo del contributo
La misura è erogata in due quote, ciascuna pari all’ammontare di 400 euro moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza prevista per il reddito di cittadinanza, fino a un importo massimo di 800 euro, che sale ad 840 euro in caso di presenza di un componente in condizioni di disabilità grave. Il REm viene erogato in due quote di pari importo.
Modalità e termini per la presentazione della domanda
Le domande dovranno essere presentate all’Inps esclusivamente in modalità telematica, attiva dal 22 maggio scorso, tassativamente entro il termine perentorio del 30 giugno 2020, (articolo 82, commi 1 e 7, del D.L. n. 34 del 2020) autenticandosi con PIN, SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica.
Per la presentazione della domanda ci si potrà avvalere anche degli istituti di patronato (di cui alla legge 30 marzo 2001, n. 152).
Dopo aver effettuato l’autenticazione al servizio, sono consultabili i manuali che forniscono le indicazioni per la corretta compilazione della richiesta.
Requisiti per poter ottenere il Reddito di Emergenza (Rem)
Il Reddito di Emergenza (Rem) è riconosciuto ai nuclei familiari in possesso di determinati requisiti di residenza, economici, patrimoniali e reddituali indicati all’articolo 82 del decreto.
Nel dettaglio ai fini del beneficio è necessario che, il nucleo familiare, al momento della domanda e nelle mensilità in cui il beneficio viene erogato:
- abbia residenza in Italia;
- presenti un valore del reddito familiare, nel mese di aprile, inferiore all’ammontare del beneficio;
- abbia valore del patrimonio mobiliare familiare, con riferimento al 2019 inferiore a 10.000 euro (che sarà aumentato di 5.000 euro per ogni componente successivo al primo e fino a un massimo di 20.000 euro (oppure 25.000 euro se nel nucleo è presente almeno un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza);
- valore ISEE inferiore a 15.000 euro.
A breve sarà disponibile la Circolare esplicativa, con le indicazioni di dettaglio relative alla disciplina della misura.
Incompatibilità ed esclusioni
Il REM non è, comunque, compatibile con le indennità previste dal decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (Cura Italia), né con le altre indennità previste dallo stesso decreto Rilancio. Non è altresì compatibile con la presenza nel nucleo familiare di componenti che siano, al momento della domanda, titolari di pensione diretta o indiretta ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità oppure titolari di un rapporto di lavoro dipendente la cui retribuzione lorda sia superiore ad una determinata soglia; percettori di reddito di cittadinanza ovvero di misure aventi finalità analoghe.
Sono, infine, esclusi dall’agevolazione i soggetti che si trovano in stato detentivo, per tutta la durata della pena, nonché coloro che sono ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica. Nel caso in cui il nucleo familiare beneficiario abbia tra i suoi componenti soggetti di cui al primo periodo, il parametro della scala di equivalenza non tiene conto di tali soggetti.
Per informazioni e chiarimenti è possibile rivolgersi al Comune di residenza nonché al Consorzio CidiS, presso la sede centrale e le unità operative territoriali, delle quali si riportano i contatti:
- Sede Centrale di Orbassano 011 9017789
- Unità Operativa di Beinasco, Bruino, Rivalta: 011 3490801 – 011 9091189 - 340/0013385 – 340/9333198